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  • Il mondo delle serie tv fa il punto a Rimini e Riccione

    Il mondo delle serie tv fa il punto a Rimini e Riccione

    Italia terra di santi, poeti, navigatori e… appassionati di serie tv. Un fatto che a fine giugno (dal 21 al 28 a Rimini e Riccione) sarà certificato da un evento di portata internazionale: l’Italian Global Series Festival. Ieri a Cannes nello spazio Italian Pavillion sono state presentate le sezioni e le nomination delle fiction in gara. Drama, Comedy, Limited Series gli ambiti nei quali saranno assegnati i Premi Maximo per Miglior titolo, Miglior attore e attrice protagonisti, Miglior creatore e/o regista.

    Tra le proposte degli Showcase al Palariccione verrà presentato Sandokan, prodotto da Lux Vide con Rai Fiction, L’altro ispettore di Anele e Rai Fiction; Balene, prodotto da Fast Film con Rai Fiction e Cuori-Stagione 3, prodotto da Aurora TV con Rai Fiction. Non mancheranno anche eventi speciali a cura delle piattaforme e dei network con Mediaset che presenterà la reunion de I Cesaroni, Netflix che presenterà in anteprima le prime due puntate di Squid Game 3 e Prime che schiererà i The Jackal per presentare la seconda stagione della loro Pesci piccoli, Un’agenzia. Molte idee. Poco budget.

    Ad assegnare i premi del concorso internazionale le tre le giurie: Giuria Drama, presieduta dalla regista e sceneggiatrice Cristina Comencini, la Giuria Comedy, presieduta dal regista e sceneggiatore Paolo Genovese e la Giuria Limited Series, presieduta dal regista Bille August. Non mancherà una sessione di dialoghi dove grandi registi come Marco Bellocchio, Michele Placido, Valeria Golino discuteranno con i più grandi tecnici del settore: Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Giulio Base, direttore del Torino Film Festival e la critica cinematografica Piera Detassis.

    Premi speciali saranno assegnati a agli italiani Carlo Verdone ed Elena Sofia Ricci, al compositore Giorgio Moroder, pluripremiato agli Oscar e Evangeline Lilly, grande protagonista di serie come Lost; all’attrice britannica Adjoa Andoh della serie Bridgerton; all’attrice Jacqueline Fernandez e a Iria Del Río che ritira il premio per la serie televisiva Dieci Capodanni, serie rivelazione di RaiPlay. Un evento che, come ha sottolineato la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, pone l’Italia al centro. «Le serie sono oggi uno dei linguaggi più potenti della contemporaneità, ed è fondamentale che il nostro Paese giochi un ruolo da protagonista su questo fronte, valorizzando i nostri talenti, le nostre storie, e aprendosi al mondo».

  • Garlasco, la Cappa, la Croce Rossa e il martello sparito

    Garlasco, la Cappa, la Croce Rossa e il martello sparito

    Il martello ritrovato nel canale di Tromello, a pochi chilometri da Garlasco e nei pressi della casa di campagna che apparteneva ai nonni delle gemelle Paola e Stefania Cappa, non è a “coda di rondine” come quello sparito (la scomparsa era stata denunciata il 14 luglio 2008 dal padre di Chiara) dal seminterrato di casa Poggi, ma non per questo va escluso dalle possibili armi del delitto. Anzi. Perché l’oggetto ripescato insieme con un attizzatoio da camino, il manico e la testa di un’ascia – è la testa di una mazzetta da muratore e fa tornare d’attualità una pista (un’altra) abbandonata, forse con troppa fretta e superficialità, nei giorni subito dopo il delitto di Chiara Poggi, trovata morta nella villetta di via Pascoli il 13 agosto 2007. Proprio una settimana più tardi, il 20 agosto, infatti, si era presentato ai carabinieri di Garlasco un artigiano edile di 33 anni che, con la sua impresa, stava lavorando «da circa 3 mesi alla ristrutturazione della sede della Croce Garlaschese».

    L’uomo aveva spiegato ai militari che «abitualmente gli attrezzi di lavoro vengono ritirati in un cassone per i ferri, ma può capitare che a volte i piccoli attrezzi non li ritiriamo e li lasciamo all’interno dei secchi da lavoro, sempre comunque all’esterno ma vicino al cassone». E, soprattutto, aveva raccontato che «una mattina di circa un 25-30 giorni fa, non mi ricordo esattamente il giorno, aprendo il cantiere, mi accorgevo che da un secchio da lavoro risultava mancante una mazzetta di piccole dimensioni dal peso di 1 kg».

  • Lucio Corsi dopo Eurovision 2025, l’ovazione sui social stranieri: “David Bowie lo guarda dall’alto”

    Lucio Corsi dopo Eurovision 2025, l’ovazione sui social stranieri: “David Bowie lo guarda dall’alto”

    Il quinto posto di Lucio Corsi a Eurovision 2025 può essere considerato un ottimo risultato, soprattutto per quelli che erano i pronostici della vigilia. Il cantante toscano, infatti, era stato messo in terza fascia nelle previsioni dei bookmaker, che evidentemente non credevano nella potenzialità del brano ‘Volevo essere un duro’, reputato da molti esperti troppo ‘intimo’ e sussurrato per poter intrigare il pubblico della kermesse europea da anni abituato a esibizioni urlate e piene zeppe di effetti speciali. E invece, Corsi è riuscito a conquistare le giurie di qualità dei Paesi partecipanti (che l’hanno piazzato al quarto posto), ma soprattutto ha fatto breccia nel cuore del pubblico europeo, come si evince dai commenti social del pubblico non italiano.

    Eurovision 2025, Lucio Corsi spopola sui social: le reazioni degli utenti stranieri

    Se i social sono il termometro del gradimento del grande pubblico, il verdetto sulla spedizione europea di Lucio Corsi non può che essere favorevole. Sulla pagina Instagram di Eurovision Song Contest 2025, infatti, il video dedicato al cantautore toscano (ne hanno pubblicato per ogni artista in gara) è stato tra i più apprezzati, con oltre 160mila like e migliaia di commenti di utenti per lo più non italiani, praticamente tutti favorevoli al nostro Lucio.

    “Una vera perla in una scatola di bigiotteria”, ha scritto qualcuno. “Il testo più bello di quest’anno’, si legge in un altro commento. Qualcuno ha talmente amato l’esibizione di Corsi che confessa: “Di solito non voto mai per l’Eurovision. Ma l’Italia è stata così fantastica, ho dovuto votare. Amore dell’Australia”. E ancora: “Ha maneggiato tre strumenti in una canzone di tre minuti. Meraviglioso Lucio!”, “Praticamente l’Italia manda qualità e non gliene frega niente vincerà o no”, “Che canzone fantastica e tenera. Il mio voto dall’Ucraina va a voi”, “In un mondo di urlatori, cantare sussurrando è una cosa meravigliosa… grande Lucio Corsi“.

    “Lucio Corsi sembra David Bowie”, il paragone del web

    Scorrendo i tantissimi commenti dedicati al cantante italiano, inoltre, si nota un paragone ricorrente. Sono molti, infatti, i fan stranieri (soprattutto britannici) che dopo aver visto l’esibizione di Lucio Corsi all’Eurovision l’ha paragonato a uno dei più grandi artisti del XX secolo: il mitico David Bowie. C’è chi ha scritto: “Questo ragazzo mi ricorda David Bowie! La sua canzone è entrata direttamente nel mio cuore! È stato così magico, puro e innocente ma affascinante. David Bowie sarebbe molto orgoglioso di te! Spero che l’ITALIA vinca”, oppure: “Il Dawid Bowie italiano”, e ancora: “Corsi è un incrocio tra Bowie, Gilbert O’Sullivan e Leo Sayer! È uno scrittore di canzoni di grande talento!”. “Spero che David Bowie lo stia guardando dall’alto”, “Sta ricordando David Bowie per me, spero che l’abbia sentito nell’aldilà”.